L’anno dei Borghi
Il MiBACT ha dichiarato il 2017 “Anno dei Borghi”. L’inaugurazione è avvenuta il 15 febbraio 2017 durante il convegno “La valorizzazione del patrimonio naturalistico, umano, culturale e artistico dei Borghi Italiani” in Castel Sant’Angelo, per voce di Dario Franceschini, che ha dichiarato “dopo il 2016 Anno nazionale dei cammini, che ha portato un grande successo, anche di numeri, era naturale che il 2017 fosse l’anno dei borghi, che sono un patrimonio straordinario del nostro Paese”.
Il Progetto, che ha il sostegno anche di18 Regioni, dell’Enit e dalle associazione dei borghi, si inserisce nel Piano Strategico 2017-22 del turismo, che mira a rinnovare e ampliare l’offerta turistica, la valorizzazione di nuove mete e la creazione di occupazione.
L’iniziativa della Regione Lazio
La Regione Lazio, consapevole che i borghi rappresentano, nel territorio regionale, “una ricchezza e un attrattore turistico ancora scarsamente valorizzati” e che, nello stesso tempo, incrementa il numero di viaggiatori “attratti dalla dimensione autentica, tradizionale e identitaria” dei luoghi, ha pubblicato, l’avviso pubblico “per la presentazione di progetti di valorizzazione e promozione turistica dei Borghi del Lazio da parte dei Comuni”.
Le finalità del bando
Il bando è rivolto ai Comuni del Lazio, anche in forma aggregata, che intendano presentare un progetto di valorizzazione dei propri borghi, e in particolare dei percorsi di collegamento tra essi, che abbiano valenza di cicloturismo e cammino.
A tal fine la Regione mette a disposizione risorse proprie per finanziare 32 progetti del valore massimo di 50.000€ ciascuno, alle quale, i Comuni, possono aggiungere risorse proprie o di altri soggetti partner.
Le premialità del bando
Nel Lazio esistono 378 Comuni: potendo ciascun ente locale presentare massimo 1 progetto, il massimo numero teorico di partecipanti al bando è di 378 per 32 posti utili in graduatoria. Considerando lo scopo dell’avviso pubblico (favorire la congiunzione dei borghi), che incentiverà la partecipazione in forma aggregata, e che non tutti i Comuni sono interessati a partecipare, il numero di progetti che saranno presentati in Regione sarà molto più basso, ma sempre largamente superiore a 32.
Per avere una speranza di rientrare tra i primi 32 progetti per punteggio, è importante quindi massimizzare il punteggio.
Il bando premia particolarmente i Comuni che ospitano siti UNESCO (nel Lazio 5: Cerveteri, Tarquinia, Tivoli, Viterbo, Roma), che sono insigniti della Bandiera Arancione (19: Arpino, Bassiano, Bolsena, Bomarzo, Calcata, Campodimele, Caprarola, Casperia, Collepardo, Fossanova, Labro, Leonessa, Nemi, San Donato Val di Comino, Sermoneta, Sutri, Trevignano Romano, Tuscania, Vitorchiano), che sono iscritti all’Associazione I Borghi Più Belli d’Italia (14: Torre Alfina, Civita di Bagnoregio, Caprarola, Castel di Tora, Amatrice, Collalto Sabino, Orvinio, Canterano, Castel Gandolfo, Subiaco, Boville Ernica, Monte S. Giovanni Campano, Campodimele, Sperlonga). Ulteriore, ma minore, premialità deriva beni culturali e paesaggistici vincolati aperti al pubblico
36 Comuni del Lazio, numero superiore a quello dei progetti finanziabili, partono con un punteggio superiore, a prescindere dal valore del progetto.
Le possibilità per Bracciano
Bracciano, potendo contare solo su qualche punticino per via del castello e degli usi civici (beni ambientali), non avrebbe avuto chance di vedersi assegnato il finanziamento: l’unico spazio di manovra realistico per tentare di intercettare i 50.000€ era quello di promuovere l’aggregazione con Trevignano Romano (bandiera arancione) e Cerveteri (sito UNESCO). Questo il ragionamento del vicesindaco Gianfranco Rinaldi e del presidente dell’Asso Turismo Lago di Bracciano Enzo Ramella.
Iniziate le trattative con i potenziali partner, è stata trovato terreno fertile nella cittadina etrusca: Cerveteri, infatti, grazie all’instancabile lavoro di sensibilizzazione dei soci GAR Massimo Petrelli e Stefano Belmonti, stava studiando un collegamento tra la Banditaccia e la frazione di Castel Giuliano: date le premesse, e l’entusiamo del’assessore Lorenzo Croci, la sinergia si è innescata rapidamente.
L’Antico Sentiero Etrusco: il progetto
Il progetto si incentra nell’individuazione e messa in sicurezza di un percorso che unisce, attraverso una rete di carrarecce, Bracciano con Cerveteri via Castel Giuliano: un diverticolo collegherà al sentiero principale la Caldara di Manziana.
Il sentiero sarà arricchito con pannelli, frecce e indicatori secondo le linee guida del CAI.
La promozione sarà affidata a materiale cartaceo e a due eventi dedicati alla stampa.
La mappatura digitale del percorso sarà integrata nell’app delle città d’etruria Cerveteri, Tarquinia e Vulci, che conta oltre 250.000 download già effettuati.
I vantaggi per Bracciano
Il sentiero, che rappresenterà un coast (mare) to coast (lago) laziale, è una grande opportunità per Bracciano, perché mette il paese in stretto contatto con un polo di prim’ordine come quello di Cerveteri, consentendo di intercettare una parte del flusso turistico che si riversa sulla costa e sul sito etrusco.
Inoltre con l’attivazione del progetto del Cammino delle Terre Comuni, volto a collegare la via Francigena all’altezza del monastero del Sorbo (Campagnano di Roma) con l’eremo di Montevirginio (Canale Monterano) via Anguillara Sabazia-Bracciano-Manziana, Bracciano diventerà un crocevia del diverticolo del famoso percorso.
I vantaggi per Cerveteri
Il sentiero il ventaglio delle proposte alternative alla necropoli che Cerveteri può offrire al turismo per allungare i tempi di permanenza. L’Antico Sentierio Etrusco, unitamente al Cammino delle Terre Comuni, collegherà la cittadina del vino alla via Francigena.