Dopo una lunga attesa, durata ben oltre i tempi prestabiliti, la Regione Lazio ha finalmente pubblicato la graduatoria del bando sulle Reti di Imprese tra attività economiche su strada: straordinario il risultato del Comune di Bracciano, che ha partecipato con due progetti.
Il progetto denominato Visit Bracciano è arrivato primo su oltre 250 domande presentate in Regione, mentre Vedo Chiaro è arrivato in 17° posizione: entrambi ammessi a finanziamento, porteranno nel paese 200.000€ da investire in decoro urbano e promozione turistica.
Il Bando
Invenzione dell’amministrazione Zingaretti, il bando in questione mira a promuovere l’aggregazione delle attività economiche in filiere, attraverso il ricorso all’innovativo e ancora poco sfruttato strumento della Rete di impresa. Per incoraggiare le aziende a costruire queste sinergie la Regione ha adottato una leva motivazionale molto efficace: i soldi. La Regione, in sostanza, attraverso il bando ha messo a disposizione delle aggregazioni di attività economiche su strada quote fino a 100.000€ per coprire i costi (al 100%) di progetti scritti dalle aziende stesse, in sinergia con i Comuni (o i Municipi, nel caso di Roma). Per partecipare al bando era necessario aggregare almeno 30 aziende (55 per avere il punteggio massimo), scrivere un progetto e avere il supporto del Comune. Le aree di intervento finanziabili sono state individuate dalla Regione: decoro urbano (riqualificazione di aree pubbliche, esclusi gli interventi di pulizia), turismo, trasporti, manifestazioni, servizi e promozioni delle attività facenti parte della rete.
Ciascun Comune poteva presentare più di una domanda, purché a ciascuna fosse collegata un progetto e una rete di imprese: per presentare due domande era necessario scrivere due progetti e aggregare due reti di imprese, costituite da aziende diverse, posizionate in aree diverse del territorio, pena l’esclusione di entrambe le domande.
Bracciano partecipa al bando sulle reti di impresa
Con uno sforzo encomiabile, che ha solo due altri casi analoghi nel Lazio, l’Amministrazione di Bracciano e l’Associazione Turismo Lago di Bracciano hanno coinvolto 113 aziende, sufficienti a poter essere divise in due reti a cui collegare due progetti e, di conseguenza, due richieste di finanziamento.
Queste 113 aziende sono state accuratamente scrupolosamente suddivise in due reti, in modo da scongiurare quella sovrapposizione che avrebbe comportato l’esclusione di entrambe: 58 in Visit Bracciano (rete B) e 55 in Vedo Chiaro (rete A).
Gli interventi finanziati
Per comprendere a pieno la qualità dei progetti è necessario comprendere il contesto:
- i promotori della partecipazione al bando sono stati gli operatori del turismo di Bracciano, che hanno dedicato due mesi a tempo pieno (metà settembre, metà novembre 2016) alla stesura del progetto e, soprattutto, alla costruzione delle aggregazioni: di conseguenza i progetti sono fortemente orientate al turismo.
- il bando sulle reti di impresa, come tutti i bandi, prevedeva un sistema di premialità e punteggi che andava il più possibile soddisfatto per avere maggiori possibilità di scalare la graduatoria e essere ammessi a finanziamento. Uno di questi parametri era la presenza degli audit (verifiche sull’andamento delle reti), il cui costo rientra negli spicchi grigi del grafico, e che, ai fini del progetto concreto, sono delle tare.
- i tempi a disposizione erano esigui: non è stato sempre possibile ottenere i preventivi, né compiere tutte le valutazioni.
- soltanto negli ultimi giorni è stato chiaro che il numero di aziende aderenti era sufficiente per due reti, anziché una sola
- partecipando con due reti era necessario strutturare due progetti che fossero complementari nel caso entrambi fossero stati ammessi a finanziamento, ma che fossero altresì indipendenti e completi qualora soltanto uno ce l’avesse fatta.
Spese per il progetto
Circa un 10% della somma erogata dalla Regione sarà spesa per l’attuazione dei progetti: la costituzione delle reti (commercialista, spese di registrazione del contratto di rete), la remunerazione del progettista, gli audit.
Manager di rete
Questa è una voce prevista (e sostanzialmente obbligatoria) del bando: nelle intenzioni della Regione serve a remunerare uno specialista che ha il compito di curare e sviluppare le reti. Noi utilizzeremo queste due voci (una per rete) per remunerare il lavoro di specialisti come commercialisti, SEO specialist (per il portale), social media manager, destination manager, marketers. I ruoli esatti saranno individuati in accordo con le reti dei Comuni contermini (vedi più avanti).
PIT
Queste risorse saranno destinate a garantire l’apertura del Punto di Informazione Turistica per il primo anno. Sarà compito del Comune individuare risorse strutturali per garantirne l’apertura negli anni successivi.
Trasporti
Questa voce finanzierà l’installazione di un rack portabiciclette sul pulmino che effettua la linea urbana D (centro – museo dell’aeronautica – lago): in questo modo cercheremo di rendere più bike friendly il nostro territorio. Con gli 11.000€ previsti finanzieremo, altresì, il ripristino della linea D estiva domenicale (soppressa dalla precedente amministrazione) per il primo anno: sarà impegno del Comune individuare risorse strutturali per garantire il servizio negli anni successivi.
Eventi
4.500€ saranno destinati al finanziamento di un evento della durata di almeno 3 giorni, da individuarsi. Quota parte degli incassi dell’evento saranno recuperati e rimessi a disposizione per altre manifestazioni.
Il portale turistico
Ciascun consorzio dispone di 6.500€ per la costruzione di un portale web: ovviamente le due reti lavoreranno in sinergia per costruire un’unica presenza online di 13.000€, Con questa cifra otteniamo un portale ben posizionato, ricco di contenuti in 3 lingue (italiano, inglese, russo o giapponese), dotato di e-commerce e della funzione buddy. A differenza di esperienze precedenti il portale non sarà una semplice vetrina delle attività o delle bellezze di Bracciano, ma sarà uno strumento per intercettare parole chiave non geolocalizzate convertibili in presenze turistiche. Non ci interessa essere primi su Google per search intent come “Lago di Bracciano”, “Bracciano”, “Castello di Bracciano”: chi cerca queste parole conosce già il luogo. Essere primi (o comunque in buona posizione) per ricerche tipo “cosa è il sup?” e correlate significa, invece, poter proporre il nostro lago a persone che magari non lo conoscono, ma che potrebbero essere interessate a frequentarlo, in quanto interessate allo stand up paddle, sport molto adatto ad essere pratica sul nostro lago. Essere primi per “cosa fare il 1° maggio fuori Roma” (e correlate) significa portare a Bracciano gente che a Bracciano non avrebbe pensato.
L’e-commerce è un modo per aprire un nuovo canale di vendita alle nostre aziende produttrici, senza che debbano dotarsi in proprio di uno strumento costoso da avviare e impegnativo da mantenere. Per il consorzio, invece, significa entrate, e la possibilità di autosostenersi nel tempo.
I buddy sono dei concittadini che hanno tempo e desiderio di arrotondare accompagnando i turisti e facendo loro vivere il territorio come fossero dei locali. Sulla piattaforma i turisti potranno scegliere i buddy (per lingue parlate, per età, etc.) e prenotarli. La possibilità di sperimentare il territorio con gli occhi di chi lo vive è una modalità di fruizione sempre più richiesta dal turismo mondiale.
Promozione commerciale: le card elettroniche
Attraverso la produzione e distribuzione di card elettroniche (quelle con la banda magnetica o il codice a barre) si potrà coinvolgere la popolazione in raccolte punti e iniziative speciali. Grazie al database di utenti profilati le attività commerciali potranno attivare iniziative particolari per categorie di clienti.
Promozione turistica
Oltre al portale web sarà realizzato del materiale cartaceo come mappe e brochure, che sarà distribuito nel punto informazioni turistiche e nei luoghi del turismo (alberghi, musei). La carta stampata è pratica e immediata, e svolge ancora un ruolo chiave nell’assistenza turistica di qualità. Su questi prodotti saranno presenti, gratuitamente, le pubblicità delle attività economiche dei consorziati, come anche sul sito.
Contenuti digitali e contenuti fisici (brochure, roll up, etc.) saranno utilizzati anche quando i consorzi parteciperanno alle fiere internazionali del turismo: il progetto, infatti, prevede e finanzia anche questa azione. Quanti e quali saranno le fiere a cui i consorzi di Bracciano parteciperanno dipenderà anche dalla disponibilità della Regione di ospitarci all’interno dei suoi stand, nel ricco calendario di fiere a cui annualmente partecipa.
Ulteriori sviluppi: la Rete delle Reti
Oltre a Bracciano, hanno partecipato al bando, con una rete ciascuno, i Comuni di Trevignano Romano, Anguillara Sabazia, Oriolo Romano, Manziana e Canale Monterano. Di questi i primi tre sono stati finanziati.
Nelle settimane precedenti alla pubblicazione delle graduatorie Bracciano si è fatto promotore di un tavolo di lavoro tra i responsabili delle reti contermini, al fine di individuare le azioni da sviluppare in sinergia: portale, materiale promozionale, eventi, app (Anguillara), partecipazione alle fiere e manager di rete saranno sviluppati e messi in comune. Per governare gli strumenti condivisi verrà attivata la rete delle reti, un contratto di rete che riunisce le singole reti d’impresa.
Perché dopo tanti progetti fallimentari questo è destinato a funzionare
I progetti collegati alle reti di impresa sono stati ideati e sviluppati dalle imprese: corrispondono a bisogni reali e poggiano su esperienze concrete. La realizzazione delle azioni previste è suddivisa tra Comune (decoro urbano e trasporti) e reti di impresa, che attueranno direttamente tutte le misure legate alla promozione e agli eventi. L’Associazione Turismo Lago di Bracciano, inoltre, ha cofinanziato le reti: la Regione riterrà correttamente eseguiti i progetti solo se saranno rendicontati i 3.500€ che l’associazione ha all’uopo destinato. Senza questo contributo il Comune sarà obbligato a restituire alla Regione tutte le somme.
Questo progetto non è le Terre del lago: nessuno dei soggetti che ha contribuito al progetto Terre del lago è coinvolto con le reti di impresa (anzi, è pieno di detrattori); completamente diverso è il metodo di lavoro: solo per fare un esempio il nome del portale non sarà scelto a tavolino per venire in contro a questioni politiche, ma sarà individuato da esperti di webmarketing: sicuramente non ci ritroveremo un dominio .NET; la progettazione, come già chiarito, non è stata sviluppata in seno alla politica o in improbabili commissioni, ma è stata sviluppata dagli operatori.
Questo progetto non è il centro commerciale naturale: questo è un progetto sul quale i privati, sotto forma di rete di impresa, hanno il pieno controllo, sia perché il 50% dei fondi saranno spesi direttamente dalle reti, sia per il meccanismo del cofinanziamento spiegato sopra, che funge da deterrente per la quota parte che resta in mano del Comune.