Ad Acquapendente, cittadina laziale a confine con la Toscana, il carnevale è una cosa seria. Qui le tradizioni legate alle maschere e ai carri allegorici sono molto vitali, grazie all’impegno della Proloco e delle altre associazioni aquesiane: addirittura gli abitanti di acquapendente possono vantare una maschera tutta loro, il Saltaripe, una specie di Arlecchino regimental, vestito con abiti decorati con bande diagonali con tutti i colori dell’arcobaleno (e quindi anche con il suggestivo color indaco, che è un vero e proprio colore a metà tra il blu e il violetto). Il Saltaripe è stato disegnato nel 1960 da Cesare Bertuzzi, un professore acquesiano che vinse il primo premio dei pugnaloni (mosaici fatti con i fiori) quello stesso anno, e il successivo, ma il nome definitivo della maschera è stato scelto nel 1986 a seguito di un concorso rivolto ai piccoli abitanti di Acquapendente.
Gastronomia
Un’altra tipicità del carnevale di Acquapendente è la fregnaccia, una frittella acqua, farina e grasso di maiale. Non ha niente di più di tanti prodotti simili che vengono spacciati come tradizione in varie località del Lazio, ma è comunque una simpatica aggiunta al ricco carnevale aquesiano. Nella versione aquesiana la frittella viene arrotolata come una crepe e cosparsa con pecorino, parmigiano o, in versione dolce, con zucchero o cioccolata. Perciò il carnevale di Acquapendente è un po’ frappe, chiacchiere e castagnole e un po’ sagra della fregnaccia.
Quando
Il carnevale di Acquapendente si festeggia in tre date: domenica 16 , domenica 23 e martedì 25 febbraio 2020. I festeggiamenti si concludono il martedì grasso con il Carnevalaccio, quando al tramonto si brucia il fantoccio di Re Carnevale. Prima di farsi ridurre in cenere lo spirito del Carnevale lascia agli aquesiani il testamento per l’anno a venire, con il pentimento per le malefatte fatte e la promessa di farne ancora.