Pescorocchiano (U Pèsc’hu come lo chiamano affettuosamente i suoi abitanti) è un paesino di 2000 anime abbarbicato sui monti del Cicolano, porzione reatina dell’Appennino Laziale. Sui monti del Cicolano crescono rigogliose castagnete addomesticate, apprezzate per la qualità dei frutti che producono, come la Castagna Rossa del Cicolano, di grandi dimensioni e dolce al palato.
In queste zone di montagna i grassocci semi servivano al sostentamento delle popolazioni durante intere stagioni: così, nel tempo, il legame tra uomo e castagne si è fatto stretto e articolato, come dimostra la varietà di ricette tipiche legate alle castagne e l’importanza che ancora riveste questa risorsa per il territorio.
E’ così che, arrivato l’autunno, i paesi del Cicolano festeggiano le loro castagne: a Marcetelli e Ascrea il , a Pescorocchiano il e il .
Nei due giorni di festa di Pescorocchiano il borgo medievale viene trasformato in una taverna diffusa, con ben 22 punti gastronomici allestiti nelle varie cantine, vie e piazze del centro, ciascuna con una propria specialità da assaggiare. Nell’insieme il menù è insolito e variegato:
– ANTIPASTI: tagliere salumi e formaggi, patate twist, bruschetta caciocavallo e tartufo, polpetta di melanzana, supplì;
– PRIMI PIATTI: gnocchetti e ceci, pappardelle con funghi porcini, strengozzi al sugo rustico con carne di maiale macinata e funghi porcini trifolati, maltagliati al tartufo, pappardelle al ragù di cinghiale, polenta con spuntature di maiale;
– SECONDI PIATTI: alici fritte, panontella con salsicce e pancetta, uova al tegamino, arrosticini, patata spaccata con provola e pancetta, salsicce alla piastra, fagioli conditi e coratella, pecora allu cotturu, bistecca di collo di maiale, crepes salate alla farina di castagne;
– CONTORNI: patate arrosto, peperoni arrosto,
– DOLCI: ciambelle fritte con le patate, pizzilli fritti dolci e salati, crepes dolci alla farina di castagne, dolci di castagne, dessert di crema di castagne, ciambelline al vino, cannoli siciliani, babà con la panna, marmellata di castagne, mela cotta;
– PIATTI UNICI: pizza, panini con trippa, pizza rentorta;
– BEVANDE: birre, vino, vin brulé, shortini;
E ovviamente montagne di CALDARROSTE.
Un consiglio: prima di partire per Pescorocchiano controlla la pagina Facebook della sagra per verificare che imprevisti dell’ultimo minuto o il maltempo non abbiano indotto gli organizzatori ad annullare/rimandare l’evento.
E per gli amanti delle escursioni e della montagna…
durante la festa della castagna di Pescorocchiano avrà luogo una passeggiata facile lungo il sentiero ad anello ( 479 C.A.I) che parte dal centro del paese e si inoltra tra i boschi cedui dei rilievi carsici che caratterizzano l’area. Insieme alla guida A.I.G.A.E. Marta De Santis (LA373) sarà un’occasione per godersi i colori caldi dei boschi in autunno, conoscere il fiume Salto, ammirare l’ampio panorama che si apre sul gruppo montuoso del Sirente-Velino e scoprire le così dette “Città di pietra”, formazioni carsiche superficiali che, come sculture scalpellate dalla natura in strane ed affascinanti forme, decorano la valle.
Dati tecnici:
Lunghezza: 8,65 km
Dislivello:255 m
Durata: 3 ore circa
Difficoltà: facile
Cosa portare:
scarponi da trekking, abbigliamento adatto alla stagione ( pantalone lungo), giacca a vento, 1 l d’acqua.
N.B. Saranno esclusi dall’escursione tutti coloro i quali non presentino l’abbigliamento adeguato. La guida si riserva la facoltà di annullare l’escursione ,qualora non ritenesse idonee le condizioni meteo.
Quando:
ci si incontra domenica 5 novembre alle ore 9.15 davanti il Palatenda di Pescorocchiano in via Marsicana, 55.
Costo e prenotazione:
15,00 euro comprensivi di escursione, 15 euro di buono da spendere a piacere nei punti di ristoro della sagra, visita alla grotta di Val de Varri alle ore 16,00. Per prenotare la visita guidata visita l’evento su Facebook.