Gli arrosticini di pecora stanno vivendo una seconda giovinezza: tipici della cucina abruzzese, si sono imposti come defaultu food di eventi street food e sagre al di fuori della regione di origine. Gustosi e semplici, incontrano il favore dei consumatori che non hanno detto addio alla carne. I più diffusi sono gli arrosticini di carne di pecora: in Abruzzo, però, sono famosi anche quelli di fegato, dal sapore più intenso e dal costo leggermente superiore. Questi ultimi sono più rari da trovare fuori dalle terre di origine. Questo prodotto era ancora confinato nelle terre di origine fino agli inizi del XXI sec.: in pochi anni si è diffuso in tutta la penisola, invadendo bracerie e feste di paese. Il sapore, la semplicità di preparazione, il costo non eccessivo e il taglio da cibo di strada ne hanno decretato il successo.
Oggi trova grande impiego nelle sagre del Lazio come rinforzo alla normale proposta gastronomica: alla sagra del carciofo di Ladispoli, una delle più frequentate della regione, lo stand abruzzese è letteralmente preso d’assalto. In altri eventi mangerecci di minore importanza, la presenza degli arrosticini viene evidenziata nelle locandine nella speranza di attrarre un pubblico più ampio. Nelle sagre di cibi e ricette banali o troppo di nicchia vengono usati a mo’ di rattoppo. Così hanno invaso le sagre del Lazio un po’ come fanno le specie alloctone quando vengono introdotte in nuovi habitat e non trovano antagonisti naturali: finiscono per soppiantare le specie locali.
E’ legittimo e comprensibile il comportamento degli organizzatori di questi eventi: anche un’umile sagra costa tempo e denaro, se l’arrosticino aiuta a ridurre il rischio, è il benvenuto.
Il rischio per la collettività, però, è che gli arrosticini comprimano lo spazio che un tempo era delle tradizioni.
Feste e sagre con gli arrosticini di pecora
Ecco un elenco di manifestazione del Lazio dove la proposta gastronomica contempla anche gli arrosticini.