Tutto è incominciato in Sabina: era la notte di Natale del 1223 quando a Greccio, oggi un piccolo borgo in Provincia di Rieti, un gruppo di persone diede vita al primo presepe vivente della storia. Quella gente seguiva un uomo che veniva da nord, un uomo che aveva abbandonato le ricchezze per dedicarsi al prossimo, un uomo che diceva parole nuove: Francesco di Assisi. Fu il futuro San Francesco, durante le peregrinazioni in Sabina, ad avere per primo l’idea di onorare la nascita di Gesù con una rappresentazione in carne e ossa della scena della natività: le statuine e il muschio sarebbero venute secoli dopo.
Cinque anni dopo il primo presepe, nel luogo scelto da Francesco, iniziò la costruzione del bellissimo Santuario di Greccio, importante testimonianza di arte, storia e devozione dell’Appennino Laziale. Ogni anno a Natale in ricordo del poverello di Assisi e delle sue opere nell’abbazia di Greccio si allestisce un maestoso presepe con statue a grandezza naturale.
Grazie alla fama e all’apprezzamento che San Francesco ha sempre suscitato anche tra i non fedeli, la tradizione del presepe si è diffusa da Greccio in tutto il mondo cristianizzato, ma è il Lazio è la terra che detiene il primato dei presepi viventi, grazie a alle numerose comunità locali che hanno saputo, soprattutto negli ultimi anni, riscoprire e valorizzare questa tradizione tra le più natalizie.
Le rievocazioni della Natività sono sempre più elaborate, impegnative nella ricostruzione e, spesso, sfruttate come strategia di promozione dei territori: i presepi viventi più famosi si inscenano in luoghi suggestivi come siti archeologici, parchi naturali o borghi medievali di particolare pregio. Nello stesso tempo questo particolare tipo di spettacoli dal vivo sono un’occasione per una gita fuori porta alla scoperta di mete mai viste e sempre rimandate, o per tornare nei luoghi amati per riscoprirli attraverso una diversa prospettiva.
Per sostenere i costi dell’organizzazione, inaspriti dalle severe norme sulla sicurezza, sempre più spesso i presepi viventi richiedono un biglietto di ingresso: spesso si tratta di pochi euro, che permettono agli organizzatori di coprire le spese. Spesso, tuttavia, a fronte di un prezzo di ingresso, i visitatori ricevono piccoli doni, come una focaccia preparata al momento da figuranti alle prese con la ricostruzione di una antica locanda, o del vin brulé preparato da artigiani vestiti da fraticelli; oltre, ovviamente, al magico spettacolo della Natività.
I presepi viventi del Natale 2018
Come negli anni passati, anche per queste vacanze di Natale 2018-2019 i presepi viventi organizzati nelle località del lazio sono numerosi e di qualità: qui ne trovi alcuni tra i più interessanti e facilmente raggiungibili da Roma. Per agevolarti la scelta dei giorni e delle rappresentazioni, l’elenco è diviso per giorni, in modo che con la famiglia e gli amici possiate programmare comodamente le visite, considerando che alcune rappresentazioni verranno realizzate soltanto in giorni clou come il 26 dicembre e il 6 gennaio, mentre altre sono in palinsesto anche in date più insolite.
Prima di partire per una destinazione è consigliabile controllare sempre la pagina Facebook dell’evento per accertarsi che sia confermato: siamo in pieno inverno e il maltempo può guastare la festa. Clicca sui nomi dei presepi: troverai informazioni dettagliate e i link ai social ufficiali dell’evento, in particolare Facebook.
22 dicembre
26 dicembre
Canale Monterano – Civitavecchia – Torricella in Sabina (RI) – Vetralla (VT)