Nel lento ma inarrestabile processo di riscoperta dei territori, delle tradizioni e dei sapori genuini, un ruolo sempre più importante viene assunto dalle università agrarie, strutture associative nate (nella forma attuale) a fine Ottocento con lo scopo di gestire e valorizzare le terre comuni, cioè i residui degli usi civici di origine medievale.
Persa progressivamente di importanza l’originale funzione economica, le università agrarie, fenomeno tipico della Campagna Romana, si stanno reinventando come motori della tutela e valorizzazione ambientale e delle tipicità locali. Questo impulso deriva dal Codice dei beni culturali e del paesaggio (L. 42/2004 e successive modificazioni), che per la prima volta stabilì, de jure, la natura di bene paesaggistico delle terre soggette agli usi civici.
Oggigiorno le università agrarie più attive sono dei laboratori local di innovazione e sperimentazione: Tolfa sperimenta la coltivazione della canapa e promuove la semina del grano Senatore Cappelli, Manziana è capofila di un bellissimo progetto di sviluppo di una rete di cammini attraverso le terre collettive; altre realtà si concentrano sulla realizzazione di feste dedicate a particolari prodotti agricoli (olio, vino) e di mercati contadini: quest’ultimo è il caso dell’Università Agraria di Sacrofano.
Il Mercato al Casale
Nel casale di proprietà dell’Agraria di Sacrofano il c’è il “Mercato al Casale“, una mostra mercato dell’artigianato artistico e dell’enogastronomia, arricchita con laboratori a tema (tessitura spontanea, tessitura con fili di metallo, realizzazione di anelli con la cera dura limabile, decorazione di monili, piattini e ciotole) e incontri di letture animate per bambini. A richiesta, senza orari fissi, sono previste anche dimostrazioni di riciclo creativo e di tecnica Tiffany.
Non mancheranno punti destinati alla degustazione di prodotti tipici e la possibilità di acquistare vini, birre e prodotti agricoli del territorio.