Domenica al Museo: come accedere gratis nei musei
Tutte le prime domeniche del mese i luoghi della cultura appartenenti allo Stato aprono le porte gratuitamente ai visitatori, grazie all’iniziativa del MiBAC lanciata nel 2014 dal ministro Franceschini con l’hashtag #domenicaalmuseo. Grazie all’iniziativa del Ministero dei Beni Culturali tutte le categorie di visitatori, di ogni nazionalità ed età, possono entrare senza biglietto in musei, gallerie, scavi archeologici, parchi e giardini monumentali.
L’iniziativa ha riscosso notevole successo, sia tra gli italiani che tra i turisti stranieri in visita nel nostro Paese, con il risultato di aumentare il numero di accessi totali ai siti della cultura (lungo tutto l’anno, non solo nei 12 giorni di gratuità) e gli incassi da bigliettazione: in tre anni si è passati da da poco più di 38M di visitatori a oltre 45M.
Durante la Domenica al museo i luoghi della cultura offrono, spesso, visite guidate speciali, mostre, attività e laboratori che arricchiscono il valore dell’esperienza. Le iniziative speciali sono opzionali e possono essere soggette a obbligo di prenotazione, contingentamento e pagamento di una tariffa.
I musei degli enti locali
L’entusiasmo e il successo di #domenicaalmuseo ha avuto spesso un effetto trascinante sui poli museali affidati agli enti locali (Regioni, Province, Città Metropolitane, Comuni), che non sono soggetti all’iniziativa ministeriale, ma che possono aderirvi su base volontaria, con forme e modalità stabilite a livello locale. L’esempio più autorevole è quello del Sistema Musei in Comune del Comune di Roma che, in concomitanza con l’apertura gratuita dei musei statali, ammette gratuitamente all’interno dei propri luoghi della cultura i residenti della Città Metropolitana di Roma Capitale.
Musei gratis nel Lazio
La Regione Lazio, e in particolare Roma, posseggono un grande numero di musei statali: l’elenco di quelli che aderiscono all’iniziativa del MiBAC è molto lungo. La prima domenica del mese può essere un occasione per visitare un tesoro non ancora esplorato della Capitale, o lo spunto per coccolarsi un po’ con una bella escursione fuori porta tra cultura, verde e gastronomia.
Ecco 9 suggerimenti per un anno tra cultura, tradizioni e gastronomia nel Lazio
1. Area Archeologica di Ferento – Viterbo
L’abitato di Ferento vive dal IV secolo a.C. fino alla fine del VI secolo a.C., quando viene distrutta: prima come città etrusca, poi romana. Cinta da mura a blocchi, ha un impianto regolare, per strigas; l’asse principale è costituito dal tratto urbano della Via Ferentiensis. La città è solo parzialmente esplorata; colonia graccana e poi municipio, ebbe uno sviluppo urbanistico imponente in età augustea, con la costruzione del teatro, un anfiteatro, il Foro, l’Augusteo; al II secolo d.C. risalgono la costruzione delle terme e i rifacimenti edilizi relativi al teatro. La Ferento medievale, ridotta a piccolo castello, fu distrutto dai Viterbesi nel 1172.
Maggiori informazioni.
2. Villa Lante – Bagnaia
Villa Lante è una delle maggiori realizzazioni del Cinquecento italiano. Nei 22 ettari di giardino spiccano la Fontana dei Mori del Giambologna, le due palazzine (Gambara e Montalto) e uno spettacolare sistema di fontane e giochi d’acqua oltre a un bel parco boschivo.
Maggiori informazioni.
3. Palazzo Farnese – Caprarola
Palazzo Farnese è una fortezza dalla struttura pentagonale abbozzata dal Sangallo, sapientemente trasformata in maestosa residenza cinquecentesca per Alessandro Farnese, nipote di papa Paolo III.
Maggiori informazioni
4. Forte San Gallo – Civita Castellana
Il Forte San Gallo ospita il Museo Archeologico dell’Agro Falisco. Lo splendido Forte Borgiano fu costruito alla fine del XV secolo da Antonio da Sangallo il Vecchio, sullo sperone occidentale del pianoro di Civita Castellana, per volontà di papa Alessandro VI Borgia. A pianta pentagonale, con cinque bastioni, di cui tre muniti di cannoniere, è circondato da un fossato artificiale, tranne che sul lato nord.
Considerato una delle più importanti opere militari dell’epoca, il Forte fu dimora papale fino agli inizi del 1800, quando fu adattato a carcere, dapprima politico e poi, dal 1846, militare.
Il museo è composto da nove sale al primo piano del loggiato del cortile maggiore, ordinate secondo criteri di ordine topografico e cronologico. Presenti le testimonianze dei numerosi santuari della città e reperti reperti provenienti dagli altri importanti siti falisci, quali Corchiano, Vignanello, Nepi e Narce.
Maggiori informazioni.
5. Area Archeologica “Antichissima Città di Sutri”
L’area protetta comprende principalmente un acrocoro vulcanico prospiciente la Via Cassia, nelle immediate adiacenze del centro storico, ed è inserita in un complesso territoriale ricchissimo di valenze e testimonianze storiche, archeologiche ed ambientali. L’area che accoglie il sito archeologico del parco è una delle più belle della Tuscia, unica nel panorama delle aree protette. Il territorio protetto comprende il parco storico circostante Villa Savorelli, (secolo XVIII) posta su un alto sperone di tufo.
Maggiori informazioni.
6. Palazzo Altieri – Oriolo Romano
Il palazzo Santa Croce (poi Altieri), fu edificato nel corso degli anni 1578-1585 per volontà di Giorgio III Santa Croce. L’edificio è un tipico palazzo-villa, che sviluppa in senso manieristico lo schema cinquecentesco di edificio a corpo centrale con loggiato tra corpi laterizi elevati in forma di torre. Il loggiato centrale è a cinque arcate e poggia sul sottostante vano rettangolare di pietra dura basaltica. Il palazzo raggiunse l’attuale configurazione nei secoli XVII-XVIII ad opera degli Altieri sotto la direzione di Carlo Fontana. L’interno è articolato in ampi e ben distribuiti ambienti, decorati con stucchi, affreschi e pitture di buona fattura, alcune attribuite alla scuola di Taddeo Zuccari.
Il Museo è articolato al suo interno in 14 sale, disposte a destra e sinistra del Salone degli Avi, fulcro del palazzo, la Cappella S. Massimo opera degli Orsini, e la Galleria dei Papi.
Maggiori informazioni.
7. Terme di Traiano – Civitavecchia
Il sito archeologico delle Terme Taurine sorge sopra una collina immersa nel verde, a circa 5 km dal centro di Civitavecchia. Conosciute anche come Terme di Traiano, dal nome dell’imperatore romano fondatore della città, sono uno dei più importanti complessi termali di età romana di tutta l’Etruria meridionale.
Maggiori informazioni.
8. Castello di Santa Severa – Santa Marinella
9. Necropoli della Banditaccia – Cerveteri
La Necropoli di Cerveteri, che si snoda per più di due chilometri, è la più imponente di tutta l’Etruria e una delle più monumentali dell’intero mondo mediterraneo. Le tombe monumentali, entro tumulo, sono scavate e in parte costruite nel tufo. Si tratta di monumenti che testimoniano il desiderio delle famiglie aristocratiche di mostrare la loro ricchezza e di perpetuare nell’aldilà un livello di vita di altissima qualità, come testimoniano gli accumuli di beni di lusso quali vasellame in metallo prezioso, oreficerie, vasi figurati, bronzi, oggetti provenienti dalle zone del Vicino Oriente e dalla Grecia, oltre ad armi, cinturoni, rasoi, fibule, gioielli. Suggestivi gli interni, che imitano le case dei vivi a più ambienti con porte e finestre sagomate, colonne e pilastri, soffitti a travicelli e a cassettoni, mobili, letti funebri, talora suppellettili.
Maggiori informazioni.
Musei gratis a Roma
Musei Statali
Ogni prima domenica del mese nella città di Roma aprono gratuitamente al pubblico 41 luoghi della cultura statali, a cui si aggiunge l’accesso libero alla collezione permanente del MAXXI (galleria 4) e, ma solo per i residenti della Città Metropolitana (ex Provincia di Roma), i 10 siti del Sistema Musei in Comune.
51 luoghi da visitare sono davvero tanti (al ritmo di una al mese impegnano quasi 5 anni), ma considerando le distanze relativamente brevi è possibile visitarne anche 2 o 3 nella stessa domenica. Ovviamente non è obbligatorio sfruttare esclusivamente la possibilità offerta dal Ministero: ogni giorno (tranne il lunedì) è un buon giorno per dedicarsi alla cultura. Considerando, però, che spesso quando si vive in una città piena di monumenti come Roma il rischio è quello di cadere nella trappola di rimandare sempre (sorprende il numero dei romani che non sono mai stati nel Colosseo), l’appuntamento fisso con la #domenicaalmuseo può essere da stimolo nel non rinviare i buoni propositi.
Musei Civici
Sei sei residente nella città di Roma o in uno degli altri 120 Comuni dell’area metropolitana la prima domenica del mese hai diritto all’entrata gratuita nei musei civici del Sistema Musei in Comune: all’ingresso ti sarà chiesto un documento di riconoscimento che attesti la residenza.
Tutti i musei gratis la prima domenica del mese nel Lazio
Musei e luoghi della cultura sempre gratis
Senza aspettare la prima domenica del mese, o la Settimana dei Musei o la Notte dei Musei, c’è una lunga lista di siti archeologici, parchi e musei che non prevedono il pagamento di biglietto. In molti casi questi luoghi sono di libero accesso e sempre fruibili, non vincolati ad orari di apertura.
Apertura gratuita dei Musei Vaticani
L’ultima domenica del mese, a Roma, aprono gratuitamente i Musei Vaticani. La domenica che precede l’appuntamento con l’ingresso libero ai musei di Stato, è possibile godersi, con la medesima modalità di accesso, lo straordinario patrimonio storico e artistico conservato nella Città del Vaticano. Considerando la vastità dei tesori vaticani esposti al pubblico, la domenica al museo in salsa pontificia può ampiamente essere sfruttata per 2 o 3 visite.