La notte di Halloween è ormai entrata a pieno diritto nel calendario delle feste laiche, con buona pace dei puristi e dei conservatori impegnati a ostacolare l’ennesima contaminazione con la cultura pop americana.
Ma la festa di Halloween è davvero così estranea alle nostre tradizione? Per come l’ha confezionata il consumismo, probabilmente. Ma anche le feste di Natale moderne sono state completamente reinventate nel nostro recente passato: basti pensare che fino alla metà del ‘900 i regali arrivavano con la Befana, e mai tra il 24 e il 25 dicembre. Poi la globalizzazione ci ha regalato Babbo Natale, la slitta, e ha assurto a simboli della festa dolci come il pandoro e il panettone.
Se guardiamo alle origini di Halloween dobbiamo risalire almeno ai celti, se non ai popoli indoeuropei. Il 31 ottobre, infatti, i celti festeggiavano la notte di Samhain, parola che, in antico irlandese, significa “fine dell’estate”, anche se oggi, un po’ impropriamente, viene definita “Capodanno Celtico”. Halloween è la versione scozzese della festa di Samhain: la parola è la contrazione di All Hallows’ Eve (“Notte di tutti gli spiriti sacri”): in questa forma è giunta nel nuovo continente, dal quale ci è tornata indietro come la conosciamo oggi.
La tradizione di Halloween è stata associata anche a feste e tradizioni dell’antica Roma, come i pomonalia e i parentalia, ma senza certezza. Significativa, però, è la corrispondenza tra la festa celtica e le ricorrenze cattoliche di Ognissanti (che ricorda da vicino il “All Hallows’ Eve”) e della commemorazione dei morti, molto simile alla notte di Halloween per tematica, probabilmente istituite per obliterare delle festività pagane (come spesso accadeva durante l’Alto Medioevo).
Ancora oggi molte tradizioni locali italiane legate a questo periodo dell’anno richiamano aspetti presenti nella festa di Halloween, denunciando una probabile origine ancestrale comune: nel centro Italia si preparano le “fave dei morti” (biscotti di pasta di mandorle), in Calabria si intagliano le zucche a mo’ di teschio (“Coccalu di muortu”), in Puglia i bambini bussano di porta in porta intimando “damm l’anma i mort, ca snnò t sfasc la porta”, cioè “dammi l’anima dei morti [un dolce tipico], altrimenti butto giù la porta”.
Bisogna considerare che le popolazioni umane pre moderne erano fortemente influenzate e suggestionate dalle stagioni e da elementi climatici e astronomici come la durata del giorno, le temperature, il ciclo delle piogge, elementi che si riverberavano su ciò che le persone facevano per vivere: l’agricoltura. Con l’arrivo dell’autunno diminuivano le ore di luce per tutti (nell’emisfero settentrionale) e il clima metteva fine a quella parte di agricoltura che permetteva la sopravvivenza della popolazione: la produzione cerealicola. Da quel momento fino a primavera bisognava sopravvivere con quanto raccolto nella stagione precedente. E’ evidente che tutti questi aspetti materiali della vita dei popoli antichi, negli aspetti generali condivisa dal mediterraneo al nord Europa, abbiano influenzato in maniera simile la ritualità di genti anche molto diverse tra loro, senza la necessità di scomodare antenati comuni.
Ma se anche così fosse, vale la pena ricordare che per secoli i celti hanno vissuto e dominato in buona parte della penisola: città come Bologna e Senigallia sono state fondate da popolazioni celtiche, e Cesare conquistò le Gallie con un esercito di cittadini romani celtici provenienti dalla Pianura Padana. Le loro tradizioni sono anche le nostre tradizioni, almeno per la metà settentrionale dell’Italia.
Lasciandoci alle spalle le disquisizioni etimologiche e filologiche della festa, vediamo come nel 2018 si festeggia la notte di Halloween nel Lazio.
La notte di Halloween 2018 nel Lazio
Un po’ perché Halloween arriva in Italia come festa commerciale spogliata dei suoi originari valori, un po’ per la stagione, che suggerisce di festeggiare in luoghi chiusi, soprattutto durante la notte, i festeggiamenti del 31 ottobre avvengono per lo più in spazi privati: pub, discoteche, sale per eventi.
In questo elenco diamo risalto alle feste organizzate da Comuni, proloco e associazioni su suolo pubblico.
HalloVino a Pico
In provincia di Frosinone c’è un paese di 2000 anime che si chiama Pico, dove evidentemente l’ironia non manca: per riappropriarsi di una festa percepita come straniera, si è deciso di italianizzarla. Nasce così Hallovino, la festa che, a colpi di vino novello e caldarroste, sbeffeggia Halloween e la globalizzazione. Per l’edizione 2018 verranno allestite 8 location da paura, 40 stand gastronomici (vedi mappa), 15 stand di artigianato (per avvantaggiarsi con i regali di Natale), per un totale di 1,5 km di festa e attrazioni. Un simpatico carnevale autunnale dove l’allegria del vino incontra la magia di Halloween. Scopri di più.
Capodanno celtico a Bracciano (Samhain)
La notte del 31 ottobre a Bracciano si festeggia il capodanno celtico con cucina vegan e la magia pagana. Scopri di più…
Marcellina The Walking Dead
A Marcellina, Comune della Città Metropolitana, Halloween è dedicato ai bambini: in piazza C. Battisti dalle ore 17:00 a mezzanotte si festeggia con: animazione bimbi, giochi a tema, truccabimbi, baby dance, dj set musica anni ’70, ’80, ’90, dj Robertino, giochi di luci e effetti speciali. Si mangia allo stand gastronomico dei butteri.
Halloween a Fabrica di Roma
Anche a Fabrica di Roma la festa di Halloween è tutta rivolta ai bambini. Questo il programma:
Ore 16.00 incontro con tutti i bambini in maschera a via delle Cascine per un percorso da paura
Ore 19.00 inizio della festa in maschera con animazione in palestra comunale a Via Roma
Ore 20.00 cena solo su prenotazione presso la palestra comunale
Halloween Party a Montecelio
Nel cuore di Guidonia il pomeriggio del 31 si festeggia in piazza S. Giovanni Evangelista con animazione, truccabimbi, gioco della pignatta e tanto altro.
Halloween Party a Ladispoli
Nella cittadina affacciata sul Tirreno la notte di Halloween si festeggia in un luogo davvero speciale: all’interno dello spazio archeologico-culturale de “la Grottaccia”, da poco restaurata. Si inizia alle ore 18:00 (a meno che non vogliate assistere alla retorica istituzionale dell’inaugurazione: in quel caso l’appuntamento è anticipato alle 17:30) e si va avanti fino a dopo cena. Evento dedicati in particolare ai bambini.
Shopping da brivido a Viterbo
Nel capoluogo della Tuscia la festa di Halloween è una notte bianca da paura, con negozi aperti fino a mezzanotte, musica, artisti di strada e animazione per i più piccoli. Si inizia alle 18:00.
Halloween a Anzio
Nella città dello sbarco Halloween si festeggia con una caccia al tesoro da paura, una messa in scena di Alice in Wonderland, artisti di strada e truccabimbi.
Halloween Party a Fiano Romano
A Fiano si festeggia al castello ducale Orsini con animanzione, truccabimbi, foto a tema e la merenda.
E per continuare a festeggiare…
Halloween al Castello di Bracciano
Durante il ponte di Halloween, dall’1 al 4 novembre 2018, il Castello di Bracciano diventa la casa della Famiglia Addams: per 4 giorni Morticia e i suoi famigliari vi aspettano per trascorrere insieme un divertente pomeriggio, il tutto unito a sorprese, strane presenze e particolari avvenimenti. Ingresso: 15€ (gratuito per i bambini fino a 3 anni). Prenotazione obbligatoria, posti limitati. Info www.teatrohelios.it